Mario Draghi, l’appello all’Unione Europea: cambiamento necessario per la sopravvivenza

Mario Draghi, l’appello all’Unione Europea: cambiamento necessario per la sopravvivenza
Mario Draghi (foto ANSA)

Un’accorata richiesta di azione è stata rivolta all’Unione Europea alla luce delle sfide globali in rapida evoluzione. L’ex presidente del Consiglio e della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, ha esposto i suoi punti di vista chiave durante un intervento presso il quotidiano britannico Financial Times.

I richiami all’UE da Mario Draghi

Mario Draghi ha sollevato preoccupazioni riguardo a ciò che ha chiamato “una lunga serie di arretramenti sui valori fondamentali” dell’UE, evidenziando eventi precedenti alla guerra in Ucraina. Ha citato l’ammissione della Russia al G8 nonostante il suo mancato riconoscimento della sovranità ucraina, la mancata promessa di intervento in Siria in caso di uso di gas da parte di Assad, l’annessione della Crimea e il ritiro dall’Afghanistan. Draghi ha sottolineato l’importanza di non compromettere i valori fondamentali dell’UE.

Mario Draghi: l’appello per una maggiore unità

Durante la Global Boardroom Conference del Financial Times, Draghi ha lanciato un avvertimento chiaro: “O l’Europa agisce insieme e si trasforma in un’unione più approfondita, un’unione con una politica estera e di difesa uniche, oltre alle politiche economiche, oppure temo che l’Unione Europea non sopravviverà se non come mercato unico.” Questo richiamo sottolinea la necessità di un’azione unita per garantire la resilienza dell’UE.

La fragilità attuale dell’UE

Le fragilità che l’UE affronta oggi, sia riguardo alla guerra russo-ucraina che al conflitto tra Hamas e Israele, sono viste da Draghi come il risultato di una serie di concessioni fatte in passato. Questi eventi hanno dimostrato la rilevanza di difendere i valori quali pace, democrazia, libertà e sovranità nazionale, che sono essenziali per la stabilità dell’Occidente.

Il rischio di recessione

Riguardo al rischio di recessione nell’eurozona, Draghi ha riconosciuto la sua esistenza ma l’ha descritta come non “né profonda né destabilizzante,” in gran parte a causa di un alto punto di partenza. Ha anche attribuito la lentezza nella risposta all’inflazione al rialzo dei prezzi del gas, risultato di politiche russe. L’andamento futuro dell’inflazione sarà osservato nei primi due trimestri del prossimo anno.

L’agenda Europea

Draghi ha sottolineato che il modello geopolitico dell’Europa dalla Seconda guerra mondiale non è più valido. Pertanto, ha enfatizzato la necessità di maggiore integrazione e una visione politica unificata. Razionalizzare le spese per la difesa è uno degli obiettivi, con l’obiettivo di trasformare l’UE in una vera unione in questo settore. Inoltre, l’energia è al centro dell’attenzione con un obiettivo di politica di stoccaggio e acquisto condivisi.

L’appello di Mario Draghi richiama l’attenzione sull’importanza di affrontare le sfide attuali con una visione unita, mantenendo saldi i valori fondamentali dell’Unione Europea per garantire la sua sopravvivenza e prosperità.