Elly Schlein risponde con ironia alla fuoriuscita dei 31 dem liguri, Bonaccini è preoccupato!

Elly Schlein risponde con ironia alla fuoriuscita dei 31 dem liguri, Bonaccini è preoccupato!
Elly Schelin e Stefano Bonaccini

Elly Schlein sta portando avanti con grande determinazione la sua visione politica, ma questo sta causando delle divisioni all’interno del Partito Democratico. L’ultimo episodio riguarda la fuoriuscita di trentun esponenti Dem liguri che hanno deciso di passare ad Azione. Schlein ha commentato con un’ironica battuta, affermando che forse avevano preso la strada sbagliata fin dall’inizio. Nonostante questo, Schlein ha sottolineato che il PD è ancora un partito “vitale” e “lungi dall’essere morto”.

Tuttavia, coloro che hanno abbandonato il PD lamentano la nascita di un possibile nuovo partito di svolta a sinistra che nega la complessa e articolata azione riformista degli ultimi dieci anni. Schlein, con la sua solita pacatezza, ha risposto che se qualcuno non si sente a casa in un PD che lotta per il salario minimo, per la scuola, per l’ambiente, per i diritti e per un lavoro di qualità, trova difficile capire il motivo della sua permanenza nel partito. Siamo di fronte a una situazione difficile, ma Schlein sembra decidere di continuare senza fermarsi.

D’altro canto Stefano Bonaccini che è un politico che preferisce evitare polemiche inutili, è preoccupato per la direzione che sta prendendo il Partito Democratico sotto la guida di Elly Schlein. Questo sentimento lo spinge ad avvertire la segretaria, senza citarla esplicitamente, a non fare del PD un partito piccolo e radicalizzato. Schlein sembra non tener conto del suo avvertimento, anzi, continua a ribadire che la fuoriuscita dei 31 dem in Liguria sia solo una questione di resistenza al cambiamento.

Bonaccini invece sostiene che il PD deve essere un partito inclusivo e rappresentare tutti gli elettori, compresi quelli insoddisfatti. Tuttavia, non vuole creare polemiche e augura a Schlein di rassicurare gli elettori che temono un PD diventato piccolo e radicalizzato.

Il malessere dell’elettorato è reale, come sottolinea anche Piero Fassino, e il PD deve allargarsi per vincere le elezioni future. Mentre nelle ultime elezioni il PD ha ottenuto solo il 20% dei voti, al momento della sua fondazione ne aveva raccolti ben 12 milioni. Per questo motivo, se il PD vorrà vincere, dovrà impegnarsi a rappresentare tutti gli elettori, cercando di allargare le proprie basi.