Renzi e Calenda: tra aperture e polemiche, il centro cerca la sua strada

Renzi e Calenda: tra aperture e polemiche, il centro cerca la sua strada
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In un panorama politico in continua evoluzione, le parole di Matteo Renzi, leader di Italia Viva, rilasciate durante la trasmissione Porta a Porta su Rai Uno, hanno acceso i riflettori sul rapporto tra lui e Carlo Calenda. “Con Calenda non ho alcun problema personale”, ha esordito Renzi, sottolineando però come Calenda abbia lasciato a metà alcune iniziative, tra cui la rottura della federazione del Terzo polo. Nonostante ciò, Renzi si mostra aperto a collaborazioni future: “Se vogliamo fare la lista unitaria io ci sto, noi ci siamo”.

Tuttavia, non tutto è rose e fiori. Durante la registrazione di “Cinque minuti”, sempre con Bruno Vespa, Renzi non ha risparmiato stoccate: “Calenda cambia idea una volta al mese, più che Calenda è calendario”. Una battuta che sottolinea l’instabilità percepita nel comportamento politico di Calenda. Renzi prosegue poi delineando la sua posizione nel panorama politico europeo, distanziandosi sia dalla destra rappresentata da Meloni sia dalla sinistra sindacale.

Il leader di Italia Viva ha poi affrontato il tema degli addii all’interno del suo partito, come quello di Ettore Rosato.

Renzi apre a Calenda nonostante tutto

Nonostante le defezioni, Renzi si mostra ottimista e aperto al dialogo, come evidenziato dalle parole scritte nella sua eNews: “Mi entusiasma l’idea che molti di più di quelli che se ne sono andati, sono arrivati e stanno arrivando per costruire insieme una comunità in cui se ci sono idee diverse ci si confronta e si vota. Viva la politica che dialoga e non fugge”.

Un altro tema caldo affrontato da Renzi riguarda i moderati e, in particolare, Forza Italia. Con una punta di ironia, Renzi ha paragonato Berlusconi a Tajani, sottolineando come, a suo avviso, Forza Italia con Tajani alla guida potrebbe non avere lo stesso impatto elettorale di quando era guidata da Berlusconi. “Con Berlusconi è Forza Italia, con Tajani è debolezza Italia”, ha commentato, non senza una certa dose di sarcasmo.

In chiusura, Renzi ha espresso le sue previsioni sul futuro del governo, immaginando un percorso lungo per Giorgia Meloni come premier, ma con un rimpasto in vista a causa di “ministri improvvisati”.

In sintesi, le parole di Renzi delineano un quadro politico in cui il centro cerca la sua strada, tra aperture, polemiche e proiezioni future. La volontà di dialogo e di costruzione di un fronte unitario sembra essere al centro dell’agenda di Italia Viva, ma le sfide e le tensioni interne ed esterne non mancano. Sarà interessante vedere come si svilupperanno i rapporti tra Renzi e Calenda nei prossimi mesi e quale direzione prenderà il centro politico italiano.